Il termine indulgenza è definito dalla RAE nel suo primo significato come “facilità nel perdonare o nascondere le colpe o nel concedere grazie”; in altre parole, è fondamentalmente la capacità che le persone o le istituzioni hanno di perdonare. In un contesto già religioso, l’indulgenza plenaria è un perdono totale delle pene temporali imposte dalla Chiesa cattolica ai suoi fedeli peccatori, che le sopportano a causa dei peccati commessi.

Indulgenza plenaria nell’Anno Santo giacobino

Questo perdono si ottiene in modo pieno, regolare e garantito in ogni Anno Santo Giacobeo o Giubileo Compostelano, che nel caso di Santiago de Compostela, si celebra ogni volta che il giorno del santo, il 25 luglio, coincide con una domenica. Tuttavia, mentre le indulgenze vengono concesse in periodi specifici e regolari, l’autorità ecclesiastica può proporre anni eccezionali, come è avvenuto nel 2016 con l’Anno Giubilare della Misericordia proclamato da Papa Francesco.

La storia di questo atto di perdono

Lo sfondo storico di questo atto di perdono risale alla tradizione ebraica e ai suoi anni giubilari, che cercavano la purificazione e il ritorno allo stato naturale ed equilibrato delle cose, cioè riportare l’uomo all’innocenza originaria con cui è stato concepito da Dio. Sarebbe, in una parola, una rinascita.

Nella tradizione cristiana dobbiamo risalire all’XI secolo, quando queste azioni di perdono non venivano concesse perché qualcuno aveva fatto un pellegrinaggio o era un anno santo, una celebrazione che allora non esisteva ancora. Indulgenze furono originariamente concessi per volontà e iniziativa dei papi, motivati da qualche buona azione compiuta da qualcuno o da qualche gruppo; è il caso, per esempio, di quello concesso da Papa Urbano II nel 1095 a coloro che morirono durante la prima crociata in Terra Santa. Il più antico conosciuto, offerto da Papa Alessandro II nel 1063, era anche motivato dalla lotta contro i musulmani.

Decreto sulla Terra Santa

Le prime indulgenze plenarie: Roma e Santiago de Compostela

In ogni caso, le indulgenze plenarie furono tradizionalmente stabilite con la creazione degli anni santi: nel caso di Roma, nel 1300, papa Bonifacio VIII inaugurò il primo Giubileo romano per i pellegrini in pellegrinaggio a Roma, con generose concessioni di indulto. Nel caso di Santiago de Compostela, un primo giubileo per i pellegrini di Santiago de Compostela fu istituito all’inizio del XV secolo. Tuttavia, a Santiago de Compostela nel XII secolo, il papato già concedeva, senza che fosse un anno santo, l’indulgenza automatica ai pellegrini che morivano nella città; anche l’audace arcivescovo Diego Gelmírez la concesse a coloro che combattevano contro i musulmani.

Come possiamo vedere, in alcuni casi, sembra essere un quid pro quo, una sorta di retribuzione ai fedeli per i servizi resi alla Chiesa. Un’altra motivazione per la concessione delle indulgenze plenarie potrebbe essere l’effetto di attrazione, per cui i fedeli erano chiamati a viaggiare e ad andare nei luoghi santi. Nel caso di Santiago de Compostela, con il declino dei pellegrinaggi a partire dal XVI secolo, le indulgenze incoraggiarono in qualche modo l’arrivo dei pellegrini in città, ravvivando il traffico sui diversi itinerari verso Compostela. Diciamo che, grazie all’indulgenza plenaria, la tradizione del pellegrinaggio è sopravvissuta.

E oggi, come si ottiene?

Per ottenere l’indulgenza plenaria di Compostela, è essenziale visitare la Tomba dell’Apostolo in qualsiasi giorno dell’Anno Santo, recitare sinceramente e devotamente un Credo, un Padre Nostro o qualsiasi altra preghiera, chiedere le intenzioni del pontefice, confessione, partecipare alla messa e lacomunione (questi ultimi requisiti possono essere soddisfatti entro quindici giorni prima o dopo la visita alla Tomba). Questo vale per tutti i fedeli, i pellegrini e anche i defunti.

Il sepolcro di Giacomo Zebedeo

Molte persone credono erroneamente che per ottenere l’indulgenza plenaria sia indispensabile entrare attraverso la Porta Santa della Cattedrale, abbracciare la statua seduta di Santiago Apostolo sull’altare maggiore e imporre le mani sul montante del Portico della Gloria. Si crede anche che sia necessario fare uno dei percorsi ufficiali per ottenerlo.
percorsi ufficiali del Camino de Santiago
per ottenerlo. Niente potrebbe essere più lontano dalla verità, e infatti questi sono riti creati dalla tradizione e dal costume, ma non hanno l’approvazione della Chiesa, anche se ai turisti di Santiago de Compostela piacciono molto.

Altre indulgenze

“Dobbiamo sempre perdonare, ricordando che noi stessi abbiamo avuto bisogno di perdono. Abbiamobisogno di essere perdonati molto più spesso di quanto abbiamo bisogno di perdonare”. Questo è quello che ha detto Papa Giovanni Paolo II, sottolineando l’importanza del perdono, e infatti ci sono più tipi di indulgenze. Diamo loro un’occhiata.

Possono essere ottenere indulgenze plenarie in anni non giubilari o non santiOgni 25 luglio, in occasione della festa di Santiago; ogni 30 dicembre, data della traslazione dei resti di Santiago in Galizia; e, infine, ogni 21 aprile, quando si celebra la consacrazione dell’attuale basilica nel 1211. Viene anche assegnato a qualsiasi pellegrino di Santiago che muore durante il cammino, in qualsiasi momento e luogo.

Gli antichi pellegrini del Camino

Ci sono anche indulgenze parziali, non plenarie, così come indulgenze concesse da centri di pellegrinaggio diversi da Santiago de Compostela e Roma, come Santo Toribio de Liébana in Cantabria, Caravaca de la Cruz in Murcia o Santiago de los Caballeros de Gáldar in Gran Canaria. Tutti devono seguire la linea stabilita dal Codice di Diritto Canonico.

Un pellegrinaggio completo

Così ora lo sai, se vuoi puoi ottenere la tua indulgenza plenaria in questo Anno Santo 2022, può essere il perfetto culmine del tuo pellegrinaggio a Santiago de Compostela se non l’hai fatto in questo Anno Santo 2021. Approfittatene ora, perché il prossimo Anno Santo sarà nel 2028 e potreste perdervelo;
noi
Saremo felici di aiutarvi a ottenerlo.

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