Il programma culturale di Xacobeo 21-22 è senza sosta, e dall’11 novembre fino al 6 febbraio possiamo conoscere meglio il Camino de Santiago grazie alla mostra che la Biblioteca Nazionale di Spagna ci offre sul Primo Itinerario Culturale Europeo. Sotto il titolo Xacobeo. Le impronte del camminoIn questa mostra potremo scoprire tutto il patrimonio culturale che il Cammino di Santiago ha generato per più di un millennio.

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Sulle orme dei pellegrini

Alla presentazione ufficiale della mostra, che ha avuto luogo il 10 novembre di quest’anno Anno Santo 2021, il direttore della Biblioteca Nazionale di Spagna, Ana Santos Aramburo, sottolinea che “è un’occasione per vedere manifestazioni artistiche di vario genere che rimangono in manoscritti, incunaboli, mappe, stampa, disegni, incisioni, dipinti, scultura, manifesti, fotografia, musica, cinema,… che mostrano l’impronta che il tema giacobino ha lasciato per secoli e che aiutano a capire il fenomeno che il Cammino di Santiago rappresenta oggi“.

La presentazione della mostra

“La mostra ci parla di tutte le strade che l’umanità percorre”.

Così José Andrés Torres Mora, presidente esecutivo di Acción Cultural Española, riassume questa mostra curata da Darío Villanueva, direttore della Real Academia Española de la Lengua. Lo stesso Villanueva ci parladel titolo della mostra, dove la parola “impronta” ha molte connotazioni: oltre ad essere la prova del passaggio dei pellegrini lungo le diverse strade che portano a Compostela, “huella” ha anche il significato di “cammino”, soprattutto nei paesi dell’America Latina, che è stato il fulcro della galleria della Biblioteca Nazionale. Oltre al suo lavoro curatoriale, il comitato scientifico, composto da Carmen Manso, Juan Monterroso, Paolo Caucci von Sauken e il galiziano Xosé Luis Barreiro, sarà responsabile delle diverse sezioni della mostra.

“Huella es camino”, come disse Antonio Machado

Tra i pezzi originali in mostra possiamo evidenziarne alcuni ben noti. Più di 100 appartengono alle collezioni della Biblioteca Nazionale, come le Partidas di Alfonso X “il Saggio” o una Bibbia Sacra del XIII secolo. Anche la Fondazione Barrié partecipa alla mostra, prestando la riproduzione degli strumenti musicali del Pórtico de la Gloria. Da parte sua, l’Istituto di Studi Galiziani ha contribuito con un dipinto di Murillo raffigurante Santiago Zebedeo, così come un modello della Cattedrale di Santiago. Anche personalità della cultura galiziana doneranno opere, come le fotografie di Xurxo Lobato. Ci sarà un totale di 211 originali che raccontano un percorso che fa parte dell‘”essenza e identità collettiva degli europei“, come ha sottolineato alla presentazione l’assessore regionale alla cultura della Xunta de Galicia, Román Rodríguez.

La galleria della biblioteca nazionale

Il percorso è fatto camminando…

Se volete visitare la mostra avete ancora molto tempo. Occupando la Sala Recoletos della Biblioteca Nacional, si può visitare dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 20:00, mentre la domenica e i giorni festivi è aperta solo al mattino, dalle 10:00 alle 14:00. L’ingresso è libero e gratuito fino al raggiungimento della piena capacità, con un massimo di 150 persone, quindi si raccomanda la prenotazione biglietti. Per i gruppi con la propria guida si deve anche libro e sono disponibili anche visite guidate con il personale della Biblioteca Nazionale.

Parte della mostra

Tuttavia, se vivi in Galizia avrai l’opportunità di visitarla senza dover viaggiare a Madrid, dato che la mostra sarà esposta al Museo Gaiás della Città della Cultura di Santiago de Compostela tra marzo e maggio della prossima primavera 2022.

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L’impronta di Santiago

Sì, seguendo colui che conosce meglio la lingua castigliana, potremmo riferirci al Camino de Santiago come l’Impronta di Santiago, o in realtà l’Impronta dell’Umanità, perché tutta l’eredità che l’evento giacobeo ci ha dato è della massima importanza. Da la prima guida turistica del Camino de Santiago agli innumerevoli cattedrali che punteggiano i percorsi verso Compostela, tutto ciò che ha generato il Camino de Santiago è dovuto ai passi e alle impronte di milioni di pellegrini nella storia.

Se non avete ancora fatto il Camino de Santiago, vi consigliamo una visita a questa mostra, che vi farà capire l’importanza di questa autostrada della conoscenza che ha vertebrato l’Europa e, soprattutto, il nostro paese. Siamo sicuri che, per citare ancora Antonio Machado, vorrete fare il percorso mentre camminate, e noi possiamo guidare i vostri passi affinché il percorso lasci un segno profondo in voi. noi possiamo guidare i tuoi passi in modo che il percorso lasci un segno profondo in te.