Parlando della storia del Cammino di Santiago, è imprescindibile parlare della figura di San Giacomo Apostolo, la cui vita, predicazione, martirio e successiva scoperta della tomba segnarono la nascita dei percorsi giacobei, che ancora oggi migliaia di pellegrini percorrono ogni anno. In questo articolo, ci avvicineremo all’origine del Cammino di Santiago, alla figura dell’Apostolo, alla sua connessione con la Galizia, alla scoperta della sua tomba e alla nascita del pellegrinaggio verso Compostela.

San Giacomo nel Portico della Gloria
La vita di San Giacomo Apostolo
Giacomo il Maggiore, conosciuto anche come Giacomo, figlio di Zebedeo, fu uno dei discepoli più vicini a Gesù secondo i Vangeli. La sua famiglia, dedita alla pesca in Galilea, era composta da suo padre Zebedeo e sua madre Salomè, considerata in alcune tradizioni sorella della Vergine Maria; inoltre, Giacomo aveva un fratello minore, Giovanni, e insieme furono chiamati i “Boanèrghes” o “figli del tuono” per il loro carattere impetuoso. Le fonti bibliche non specificano il luogo di nascita, ma si suppone provenisse dalla Galilea, forse da Betsaida, un villaggio di pescatori sul lago di Tiberiade (Mar di Galilea).
All’inizio della predicazione di Gesù, Giacomo e suo fratello Giovanni furono chiamati a seguirlo mentre lavoravano con il padre. Lasciarono subito la barca e il padre per unirsi a Gesù, facendo parte del primo gruppo di discepoli insieme a Pietro e Andrea. Questo incontro e la loro dedizione a Gesù avvennero intorno all’anno 28 d.C., quando egli li chiamò “pescatori di uomini”, simbolo della loro nuova missione.
San Giacomo che predica
Il suo viaggio e la predicazione in Galizia
Dopo la morte di Gesù, Giacomo fu uno dei primi a predicare il suo messaggio, diffondendolo in diverse regioni della Palestina e oltre. Successivamente, rispondendo alla missione di evangelizzare l’estremo occidente del mondo conosciuto, Giacomo arrivò nella Hispania romana, dove si ritiene abbia portato la parola di Gesù alle tribù pagane locali.
Così, in Galizia, dove si credeva si trovasse la “Fine del Mondo” o Finisterrae, riunì un gruppo di seguaci e affrontò il difficile compito di evangelizzare un popolo pagano. Una delle sue tappe, secondo la leggenda, fu Santiaguiño do Monte, nel comune di Padrón, località del Cammino Portoghese molto legata alla tradizione giacobea, anche se viene collocato anche a Muxía, nei pressi del Santuario della Virxe da Barca.
Dopo la sua missione in Galizia, Giacomo ritornò in Palestina, dove continuò a predicare. Fu arrestato per ordine di Erode Agrippa I e martirizzato per decapitazione nell’anno 44 d.C., diventando il primo apostolo a essere martirizzato per la fede.
Pietre Sante a Santiaguiño do Monte
La Traslatio, la Depositio e la Inventio
Dopo il martirio di Giacomo, il suo corpo fu trasportato dai discepoli Teodoro e Atanasio da Gerusalemme alla Galizia, in un viaggio noto come la Traslatio. Secondo la tradizione, il corpo fu posto in una barca di pietra che navigò senza timone né vela, giungendo sulle coste galiziane, precisamente a Padrón. Dopo aver cercato un luogo di sepoltura e affrontato molte difficoltà con la regina Lupa, il corpo di Giacomo fu deposto nel luogo che oggi conosciamo come Santiago di Compostela, episodio che la tradizione chiama Depositio.
La scoperta della tomba di San Giacomo
800 anni dopo, nel IX secolo, avvenne il ritrovamento della tomba di Giacomo, episodio noto come Inventio, che segnò una tappa fondamentale nell’origine del Cammino di Santiago. Secondo la leggenda, un eremita di nome Pelayo vide un campo di stelle brillanti sopra una collina; una teoria afferma che da questo campus stellae (campo di stelle, in latino) deriverebbe il toponimo “Compostela”. Incuriosito da questa visione celeste, si recò sul posto e scoprì una tomba di marmo. Pelayo informò della scoperta il vescovo Teodomiro di Iria Flavia (Padrón), che a sua volta la comunicò al re Alfonso II delle Asturie. Questi, dalla sua corte a Oviedo, decise di intraprendere un viaggio lungo quello che oggi è conosciuto come il Cammino Primitivo fino alla tomba recentemente scoperta a Compostela per verificarne l’autenticità; infatti, questo monarca è conosciuto come il primo pellegrino.
Alfonso II il Casto, il primo pellegrino della Storia
L’origine del Cammino di Santiago
La scoperta della tomba di Giacomo ebbe un importante impatto storico e politico durante la “Reconquista” cristiana. Il possesso delle reliquie dell’Apostolo fu un colpo di morale per il regno delle Asturie contro la presenza musulmana nella penisola, e promosse il pellegrinaggio alla sua tomba come forma di protezione. Allo stesso tempo, divenne un cammino di fede e penitenza e, successivamente, un mezzo per ottenere indulgenze. In questo contesto, la venerazione di San Giacomo divenne un fattore unificante per i cristiani europei.
La nascita della città di Santiago di Compostela
Così, attorno alla tomba di Giacomo fu costruita una prima chiesa, che venne poi sostituita o ricostruita più volte, sempre più grande. Contemporaneamente, monasteri come quello di San Martín Pinario, chiese, abitazioni, botteghe di artigiani, mura e altre costruzioni iniziarono a formare la nuova città di Santiago di Compostela. Infine, con l’inizio della costruzione dell’attuale cattedrale romanica alla fine dell’XI secolo, la città divenne un importante centro di pellegrinaggio, attirando migliaia di persone da tutta Europa, soprattutto attraverso il Cammino Francese.
Statua dei pellegrini a Monte do Gozo, all’arrivo a Santiago
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