In seguito al calo significativo del numero di pellegrini sul Cammino di Santiago in lo sfortunato anno 2020, l’anno di Covid-19. Con il miglioramento della situazione sanitaria e l’apertura delle comunità autonome e delle frontiere internazionali per tutto l’anno in corso 2021, con circa 180.000 pellegrini che chiedono la loro Compostela, il Cammino di Santiago ha vissuto una ripresa che ci permette di sognare un eccezionale Anno Santo 2022. Questa è la previsione positiva della Xunta de Galicia, che prevede un secondo Anno Santo e Xacobeo 2022 che potrebbe stabilire un nuovo record.
Il Cammino di Santiago, forte di fronte alle pandemie e alle guerre
Il Cammino di Santiago è nato, come sappiamo, nel Medioevo, e ha avuto rapidamente un grande successo, testimoniando il passaggio di migliaia di credenti. È molto esperto di pandemie, e il Covid-19 non è una novità per lui. Già nel XIV secolo, la peste nera devastò la popolazione europea, così come l’influenza spagnola all’inizio del XX secolo. D’altra parte, come conseguenza della guerra e dei conflitti religiosi nell’Europa dell’epoca, verso il XVI secolo perse anche forza, e nel XVII secolo divenne addirittura un rifugio e nascondiglio per delinquenti (c’erano ordinanze che proibivano di dare rifugio “ai mendicanti di Santiago”).
Il recupero del Cammino di Santiago
Solo negli anni ’60 inizierà a rinascere, grazie alla volontà di vari pellegrini anonimi e personalità come Elías Valiña, il sacerdote di O Cebreiro, che lo segnerà per la prima volta con le ormai famose e ufficiali frecce gialle.
Le visite a Santiago de Compostela di Papa Giovanni Paolo II nel 1982 e nel 1989 segneranno un prima e un dopo in questa rinascita, poiché nel 1982 arriveranno a Santiago de Compostela quasi 2.000 pellegrini, una cifra impensabile a quel tempo. Il numero di pellegrini continuò a crescere per dieci anni finché, nell’Anno Xacobeo del 1993, raggiunse quasi 100.000 pellegrini, un altro nuovo record.
Gli Anni Santi successivi avrebbero segnato nuove pietre miliari e, a partire dall’Anno Santo 2004, il numero di pellegrini avrebbe sempre superato i 100.000, con o senza un anno giubilare. Infatti, il record attuale è di 347.511 pellegrini nel 2019, il nono anno consecutivo in cui il Camino de Santiago aggiunge più pellegrini e il quarto anno consecutivo che accumula un record assoluto. Molti pellegrini stranieri avrebbero conosciuto il Camino de Santiago quell’anno, aggiungendo più della metà del numero totale di pellegrini e con origini curiose come il Nepal, il Liechtenstein, Timor Est o le Fiji.
I pellegrini della pandemia
Mentre è vero che mentre la tendenza pre-pandemia mostrava un aumento dei pellegrini stranieri negli ultimi cinque anni a scapito dei pellegrini nazionali, il bilancio annuale del 2020 ci ha mostrato che grazie al pellegrinaggio nazionale, è stato possibile il recupero di un settore estremamente colpito dalla pandemia. Questo è dovuto alla promozione del turismo interno per i cittadini da parte delle amministrazioni, così come l’incertezza, i rischi e le complicazioni che erano, e sono ancora, i viaggi all’estero.
E il fatto è che circa il 90% dei pellegrini registrati l’anno scorso provenivano da altre comunità autonome, una cifra non trascurabile che ci fa guardare al futuro con speranza, confidando che il Cammino di Santiago continua a guadagnare valore come destinazione sicura e di qualità per tutti i pellegrini.
Buoni sentimenti nel 2021
L’anno 2020 e la comparsa del Coronavirus ha fermato la tendenza record, e l’anno 2021, pur essendo un Anno Santo, non è riuscito a tornare a quella dinamica, come il recupero è lento, anche se molto buono , senza dubbio a causa dell’aiuto fornito dall’anno Xacobeo. Lo ha dichiarato il primo vicepresidente della Xunta, Alfonso Rueda, in una recente sessione plenaria del Parlamento galiziano, dove ha anche parlato di stime di circa 200.000 compostelas entro la fine del 2021.
Buoni sentimenti nel Cammino di Santiago e nel turismo galiziano in generale, perché se ci fermiamo ad analizzare le statistiche annuali pubblicate da Turgalicia e INE, possiamo concludere che Quest’anno, le cifre del 2020 sono quadruplicate e i numeri sono equivalenti alle statistiche degli anni centrali dell’ultimo decennio.
Il completamento dei lavori della Cattedrale, la riapertura del Portico de la Gloria e altre visite come i tetti della basilica sono potenti attrazioni turistiche a Santiago de Compostela, che sono molto richieste nelle visite turistiche. Tutto questo, racchiuso in un vasto e interessante programma culturale chiamato Xacobeo 21-22.
Il futuro del Cammino
Come potete vedere, amiamo i detti popolari. Le misure prese nell’ultimo anno e la distribuzione dei vaccini fanno presagire uno scenario perfetto per un recupero record, sperando che in questa seconda parte dell’Anno Santo Biennale le cifre non solo si riprendano, ma seguano la tendenza pre-pandemica di stabilire record ogni stagione. C’è spazio per la speranza. L’estensione dell’Anno Santo e la visita di Papa Francesco può mettere le ali al Cammino di Santiago. Inoltre, la sua probabile visita a Santiago de Compostela quest’estate a Santiago de Compostela, in attesa di conferma ufficiale, sarà il “boom” definitivo di cui ha bisogno il Primo Itinerario Culturale Europeo.
Siamo positivi sul futuro del Cammino di Santiago, così necessario per tutti noi che vogliamo viverlo e godercelo. Seguiremo molto da vicino l’evoluzione del Camino de Santiago: la Xunta prevede un Xacobeo 2022 da record, e noi siamo d’accordo e andiamo anche oltre, preparandoci alla grande invasione e valanga di pellegrini che sicuramente arriverà nei prossimi mesi sacri.
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